Il viaggio spaziale dell'Austria: uno sguardo a 50 anni di ESA e innovazione

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Scopri lo sviluppo dei viaggi spaziali austriaci dagli inizi ad oggi e il ruolo dell'ESA a Vienna.

Erfahren Sie die Entwicklung der österreichischen Raumfahrt von den Anfängen bis heute und die Rolle der ESA in Wien.
Scopri lo sviluppo dei viaggi spaziali austriaci dagli inizi ad oggi e il ruolo dell'ESA a Vienna.

Il viaggio spaziale dell'Austria: uno sguardo a 50 anni di ESA e innovazione

Negli ultimi decenni l’Austria si è affermata come un attore fondamentale nel mondo dei viaggi spaziali. Gli inizi possono essere fatti risalire agli anni ’50, quando il Paese riconobbe l’importanza dello spazio e iniziò a creare strutture istituzionali per l’esplorazione spaziale. Particolarmente degni di nota sono l'Istituto di fisica teorica dell'Università di Innsbruck, che si è occupato di fisica del plasma, e l'Istituto di meteorologia e geofisica di Vienna, che si è concentrato sulla fisica ionosferica, come riporta esa.int.

La partecipazione attiva dell'Austria agli affari spaziali internazionali iniziò ufficialmente con la partecipazione alla preparazione dell'Agenzia spaziale europea (ESA) tra il 1961 e il 1964. Nel 1975, l'Austria si unì finalmente ai programmi dell'ESA, gettando le basi per una cooperazione a lungo termine, culminata con la piena adesione nel 1987.

Pietre miliari dei viaggi spaziali austriaci

Uno dei risultati più significativi è la missione AUSTROMIR-91 del 1991, in cui il primo cosmonauta austriaco, Franz Viehböck, volò sulla stazione spaziale MIR. Negli anni successivi il settore spaziale austriaco si è sviluppato fino a diventare un importante settore economico con circa 150 aziende e circa 1.300 dipendenti, generando un fatturato annuo di circa 250 milioni di euro, di cui il 75% destinato alla ricerca e allo sviluppo, come nota bmimi.gv.at.

L’Austria non solo è fortemente rappresentata nell’ESA, ma svolge anche un ruolo attivo nel Comitato delle Nazioni Unite per gli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico (COPUOS). L'Austria ha ricoperto la presidenza dal 1957 al 1996. L'Ufficio spaziale delle Nazioni Unite si è trasferito a Vienna nel 1993, rafforzando ulteriormente la posizione internazionale del paese nel campo dei viaggi spaziali.

Sviluppi attuali e prospettive future

Con il lancio del Programma spaziale austriaco nel 2002 e il continuo sostegno del Ministero federale dei trasporti, dell'innovazione e della tecnologia, l'Austria ha aumentato le proprie ambizioni nella ricerca spaziale. Dal suo lancio, il Programma austriaco per le applicazioni spaziali (ASAP) ha finanziato oltre 800 progetti per promuovere l’innovazione e lo sviluppo.

Se si guarda ai prossimi anni, eventi importanti sono imminenti. Vienna sarà dichiarata “Città spaziale” dal 24 al 26 giugno 2025 e offrirà un festival spaziale come parte del Living Planet Symposium dell’ESA. Questo simposio, che si svolgerà dal 23 al 27 giugno 2025, è considerato il più grande congresso internazionale per l'osservazione della Terra e potrebbe rafforzare ulteriormente il ruolo dell'Austria nei viaggi spaziali globali.

Nel complesso, la storia e il costante sviluppo dei viaggi spaziali austriaci dimostrano che il paese è fermamente determinato a svolgere un ruolo di primo piano nei viaggi spaziali europei e globali. Il previsto aumento del contributo dell'ESA fino a 320 milioni di euro per i prossimi anni sottolinea questo impegno, come riporta ooe.orf.at.