Lipsia in subbuglio: aperte le proteste contro la violenza della polizia e la documentazione della NSU
Il 25 maggio 2025, 200 persone hanno manifestato contro la violenza della polizia a Lipsia, mentre a Chemnitz è stato aperto un centro di documentazione della NSU.

Lipsia in subbuglio: aperte le proteste contro la violenza della polizia e la documentazione della NSU
Il 25 maggio 2025 a Lipsia si sono verificati vari eventi e incidenti significativi che hanno attirato l'attenzione sia locale che nazionale. Sabato circa 200 persone hanno manifestato contro la violenza della polizia. Il motivo della protesta è stato un incidente accaduto la settimana precedente alla stazione centrale di Lipsia, quando la polizia ha usato violenza durante una manifestazione filo-palestinese, provocando feriti e danni materiali. La polizia ha giustificato le proprie azioni con il sospetto iniziale nei confronti di presunti sospetti su un tram.
Venerdì sera c'è stato anche un attacco a una stazione di polizia pianificata. Ignoti hanno lanciato pietre e bottiglie di vernice contro le finestre mentre il gruppo ha lanciato spettacoli pirotecnici. Ciò ha portato ad indagini sulla violazione della pace. Graffiti, alcuni con riferimenti al conflitto in Medio Oriente, sono stati collocati anche sulla Vecchia Borsa e sul Museo di Storia della Città di Lipsia, il che ha portato ad ulteriori indagini sui danni materiali.
Apertura del centro di documentazione a Chemnitz
Domenica è stato inaugurato a Chemnitz il centro di documentazione “Open Trial” sul complesso della NSU. Questa struttura fa parte di un progetto pilota sostenuto da diverse organizzazioni della società civile ed è integrato negli sforzi per affrontare i crimini della resistenza nazionalsocialista clandestina (NSU). Lo scopo del centro è documentare ed elaborare i crimini e il loro impatto sociale.
L'inaugurazione è avvenuta nel contesto del premio di Chemnitz a Capitale Europea della Cultura. La superficie prevista di 1.300 mq ospiterà mostre, offerta didattica e spazi di ricerca. Il progetto è sostenuto da personalità importanti come il ministro sassone Katja Meier, che ha sottolineato l'importanza di questo progetto per la democrazia e per la lotta all'estremismo di destra. Gamze Kubaşık, figlia di una vittima della NSU, ha sottolineato la necessità di un memoriale a Chemnitz.
Contesto sociale
Il centro di documentazione di Chemnitz rientra in un ampio dibattito che va oltre la concreta realizzazione di un memoriale nazionale per le vittime dei crimini della NSU. La questione viene affrontata anche politicamente ai massimi livelli, come hanno affermato i partiti del semaforo nel loro accordo di coalizione. Anche la ministra federale degli Interni Nancy Faeser sostiene le iniziative che mirano a ricordare alla gente i crimini e i fallimenti delle autorità. Uno studio di fattibilità sulla creazione di un centro di documentazione centrale è già stato effettuato e dimostra l'importanza di una società illuminata riguardo alla violenza terroristica di destra.
Oltre a queste serie questioni, questo fine settimana a Lipsia si sono svolte anche numerose feste di quartiere, tra cui la West Visit e il festival di strada al Connewitzer Kreuz. Tuttavia, l’ombra della violenza e le sfide poste dagli incidenti razzisti e dalla brutalità della polizia sono rimaste presenti. Il fine settimana è stato caratterizzato da intensi dibattiti sociali sulla libertà, i diritti delle minoranze e la responsabilità della polizia.
Nel complesso, lo svolgimento del fine settimana a Lipsia e Chemnitz illustra le tensioni in corso, nonché i tentativi di affrontare attivamente sia le questioni socio-politiche che la memoria dei capitoli più oscuri della storia tedesca.
Ulteriori informazioni sul centro di documentazione sono disponibili sul sito web della Giustizia sassone. Rapporti sul PKK possono essere trovati su tagesschau.de.